Frame 9

Egregio Sig. Provveditore, A seguito di continue e numerose segnalazioni, questa Organizzazione Sindacale è costretta ad intervenire in merito, al fine di ottenere un chiarimento ma soprattutto per dare un fine ad una difformità nell’interpretazione in materia di trattamento

economico di missione. Entrando in merito alla questione, le lamentele riguardano il rimborso del pasto come peraltro previsto dalla circolare Gdap-0154835-09/05/2018 e precisamente il compenso al raggiungimento delle nr. 8 (otto) ore per il primo rimborso e/o di nr. 12 (dodici) ore al secondo rimborso, soprattutto al termine della missione a prescindere se a fine servizio la mensa sia aperta o chiusa.

In particolare ci riferiamo all’attribuzione dell’importo equivalente al cd. 100% (cento per cento), infatti la circolare in questione riporta “....omissis......il rimborso è corrisposto nella misura di un pasto dopo otto ore e di due pasti dopo dodici ore, nel limite massimo complessivo di due pasti ogni 24 ore di servizio in missione a prescindere dagli orari destinati alla consumazione degli stessi...omissis....” e non solo, sempre al paragrafo 4.3 è riporato “Al personale di polizia penitenziaria, inviato in servizio di missione continuativa fuori dall'ordinaria sede, con vitto e/o alloggio a carico dell’Amministrazione, qualora la Mos dell'istituto di destinazione risultasse straordinariamente.......... Omissis.........”, è quindi chiaro che la questione della chiusura della mos è riferita solamente all’istituto di destinazione e non all’istituto di appartenenza quando il servizio di missione è terminato al momento che la scorta del NTP abbia fatto rientro.

E’ del tutto comprensibile che nel caso di un servizio di missione protratto oltre le 8 (otto) e/o 12 ore ed in particolare al termine della missione, spetta il rimborso del cd. 100% indipendentemente se la mos è aperta o chiusa.

Secondo questa O.S. sarebbe infatti da considerare offensivo nel caso ad es. il servizio di missione termini alle ore 20:15 (orario di rientro in sede) e, il dipendente è costretto ad usufruire della MOS in quanto la chiusura è prevista alle ore 20:30, indipendente dal fatto che come si possa immaginare, giungere in un momento che la chiusura della mensa è ormai prossima, il personale non avrà molte scelte in merito ai pasti ma soprattutto pensiamo e ne siamo convinti che al termine del servizio chiunque meriti di andare a casa e consumare quantomeno la cena insieme ai propri familiari ma, per lo più non ci sembra regolare che a termine del servizio di missione il personale si deve recare in mensa e pertanto fruire del pasto essendo il servizio giunto al termine e pertanto ormai “fuori servizio”.

In conclusione, considerando quanto sopra esposto, chiediamo alla S.V di voler impartire giuste e soprattutto chiare direttive per chiarire definitivamente la questione, al fine di prevedere, al raggiungimento delle 8 (otto) o 12 (dodici) ore di servizio di missione fuori sede, la corresponsione del rimborso pari al 100% (cento per cento) del secondo pasto a prescindere dall’orario di rientro nella propria sede di servizio e all’orario di apertura e/o chiusura della M.O.S.

In attesa di cortese urgente riscontro, distinti saluti.