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Sig. Provveditore,la UILPA Polizia Penitenziaria ha il diritto di rappresentare le gravi problematiche che sta attraversando l’Istituto di Monza. Sgomberiamo subito il campo e affermiamo che le difficoltà che rappresenteremo e che vivono TUTTI i lavoratori della Casa Circondariale di Monza non sono dovuti alla gestione dei vertici dell’Istituto. 

Questa O.S. ascolta i propri iscritti che a Monza superano il 30% e pone l’attenzione verso tutti coloro che ci rappresentano disagio e problematiche nel svolgere il proprio compito. L’analisi che ci permettiamo di fare è compatibile con il nostro mandato costituzionale ed è a tutela di TUTTI i lavoratori che ogni giorno affrontano con spirito di sacrificio e grandi responsabilità questo difficile lavoro.
Le ricordiamo che sistematicamente accadono eventi critici, ultimo episodio avvenuto

il 24 giugno 2022, incendio doloso ed evacuazione di una sezione e personale intervenuto intossicato dai fumi, nonostante l’utilizzo dei DPI in dotazione. Ci preme evidenziare la grande professionalità di chi è intervenuto, auspicando che l’Amministrazione, dia il giusto

riconoscimento a tutti coloro che quotidianamente mettono a repentaglio la loro vita.

Ultimamente abbiamo verificato che il servizio di Sorveglianza Generale, oltre a gestire le serie problematiche legate alla sicurezza deve richiamare personale a riposo per sopperire alle assenze del servizio a turno. Questo problema si verifica soprattutto nei giorni pre e festivi.

Crediamo fermamente che i problemi mai risolti a Monza generano nel personale, insofferenza gestionale quotidiana, perché? A Monza c’è da anni un grave “SOVRAFFOLLAMENTO” ed un’alta concentrazione di soggetti problematici.

Sig. Provveditore, la Casa Circondariale di Monza è l’unico istituto del mondo occidentale ad avere i detenuti che dormono sulle brandine pieghevoli. Una sezione con 50 posti letto, viene trasformata in una sezione con capienza di 75.

In alcune camere, sistematicamente vengono rilevate cimici da letto e ci sono chiusure di stanze per la disinfettazione, quindi mancano altri posti.

Ogni giorno arrivano detenuti problematici da altre sedi regionali e dall’istituto di Monza a quanto sembra si fa fatica a trasferire quei soggetti che creano problematiche all’ordine e alla sicurezza.

E’ stato recentemente aperto un nuovo padiglione con capienza di 80/90 posti letto ed attualmente ospita poco più di 10 detenuti, ed in istituto ci sono sezioni che scoppiano, con detenuti che dormono sulle brandine che per stare da soli preferiscono andare all’isolamento, così come è difficile gestire adeguatamente le sezioni 1^ accoglienza e sez. D in quanto ospitano detenuti fuori circuito.

Tutto questo in violazione degli artt. 1, 3 e 5 dell’ O.P.

Possiamo affermare con certezza che il carcere è un ambiente che crea conflitto e ci permettiamo di dire che i conflitti potrebbero essere attenuati se l’Amministrazione si impegnasse a creare quei luoghi non sovraffollati, strutturati adeguatamente per soggetti sempre più problematici (psichiatrici) e per i lavoratori di Polizia Penitenziaria ed operatori civili che sono stufi di fare da capo espiatorio e pagare per colpe non generate da loro ma dovute a mancanze da parte dell’Amministrazione Penitenziaria.

In attesa di una sua convocazione, per affrontare queste gravi problematiche con spirito di concertazione, questa O.S. chiede che venga valutata la possibilità di attuare nell’immediato per l’istituto di Monza uno “sfollamento” di detenuti in modo che le sezioni possano ospitare il giusto numero e non avere persone costrette a dormire su brandine.